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Usa, Trump attende l’insediamento tra nuove nomine e decisioni tempestive

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Usa, Trump attende l’insediamento tra nuove nomine e decisioni tempestive

WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – In attesa della cerimonia di insediamento del 20 gennaio, gli Stati Uniti stanno vivendo in questi giorni una fase di transizione. Il presidente eletto Donald Trump ha annunciato una serie di decisioni da adottare tra cui l’import da Cina, Messico e Canada e misure in merito alla deportazione di migranti “illegali”.
Intanto le ultime decisioni del presidente uscente Joe Biden fanno sorgere numerosi interrogativi tra interventi tardivi in favore dell’Ucraina, il via libera all’utilizzo di missili americani sul territorio russo e l’annuncio della grazia al figlio Hunter. Su quest’ultimo aspetto Trump ha rilasciato un commento ironico sul suo social Truth, domandandosi se la grazia possa essere estesa anche “agli ostaggi del 6 gennaio 2021, imprigionati per anni”, per quello che sarebbe “un abuso e un errore giudiziario”. Proprio in virtù dell’assalto al Campidoglio Trump aveva promesso in campagna elettorale che avrebbe graziato i suoi sostenitori in caso di un ritorno alla Casa Bianca.
In vista dell’insediamento Trump ha nominato due suoi consuoceri rispettivamente ambasciatore a Parigi e consigliere per il Medio Oriente. Nello specifico si tratta dell’imprenditore immobiliare Charles Kushner, padre di Jared, marito di Ivanka, figlia maggiore di Trump, che andrà a ricoprire il ruolo di ambasciatore in Francia, nonostante una condanna per evasione fiscale (Trump gli concesse la grazia nel 2020), e l’imprenditore libanese Massad Boulos, padre di Michael, marito di Tiffany, la figlia minore, che diventerà consigliere del presidente per il Medio Oeiente e il Mondo arabo. Nel corso della campagna elettorale del magnate, Boulos è stato un emissario di Trump presso la comunità arabo-americana che nel corso della campagna elettorale aveva più volte espresso insoddisfazione nei confronti dell’amministrazione Biden-Harris per il mancato cessate il fuoco a Gaza. Per queste nomine il tycoon necessita dell’approvazione del Senato e il suo auspicio è che quest’ultimo si faccia da parte in modo da dare alla nuova amministrazione il tempo necessario per insediarsi. Qualche settimana fa la nomina dell’ex deputato della Florida Matt Gaetz non è andata a buon fine. Quest’ultimo si è fatto da parte, dichiarando anche di non voler rappresentare “un imbarazzo” per il presidente. Una frase legata in particolare all’inchiesta condotta dalla commissione etica della Camera per comportamenti sessuali inappropriati e ricorso a droghe. A quel punto Trump ha scelto alla Giustizia una sua avvocata, Pam Bondi, dopo avere già messo in ruoli chiave dell’apparato giudiziario federale altri suoi legali che in questi mesi lo hanno difeso nei vari procedimenti a suo carico. Trump ha anche indicato Kash Patel alla guida dell’Fbi, definendolo “un avvocato brillante, un investigatore, un paladino di America First che ha speso tutta la sua carriera a denunciare la corruzione, difendere la giustizia e proteggere gli americani”.
– foto xp6-
(ITALPRESS).

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