Il questore di Palermo, Maurizio Calvino, ha emesso due provvedimenti di “Daspo Willy” che vietano l’accesso ai locali pubblici a due giovani ventisettenni residenti nel quartiere Zen, responsabili di una violenta aggressione contro un barman in una discoteca. L’episodio risale a maggio scorso, quando il barman si era trovato a fronteggiare un gruppo di ragazzi decisi a ottenere drink gratuiti. Entrati nel locale, i giovani avevano preteso consumazioni senza pagare, minacciando ritorsioni e intimidazioni nel caso di un rifiuto. Il barman, intimorito, aveva inizialmente ceduto servendo cinque drink, ma il suo rifiuto di offrirne altri due aveva scatenato la reazione violenta dei due aggressori. L’uomo era stato colpito, riportando ferite guaribili in circa quindici giorni.
Emesso daspo Willy per 2 palermitani
Dopo le indagini della polizia del commissariato San Lorenzo, i due aggressori sono stati denunciati e ora sottoposti ai Dacur (daspo Willy), provvedimenti che – come precisano dalla Questura di Palermo – mirano a prevenire ulteriori episodi di violenza, non solo nella discoteca coinvolta, frequentata abitualmente dai due, ma anche in altri sei locali vicini, luoghi di ritrovo per la movida palermitana. Il divieto avrĂ una durata di tre anni, e qualsiasi violazione comporterĂ pene severe: dai 1 ai 3 anni di reclusione e una multa tra i 10.000 e i 24.000 euro.
Villabate, arrestati due uomini, padre e figlio, per tentato omicidio
I carabinieri della compagnia di Misilmeri, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP (Giudice per le Indagini Preliminari) del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica, hanno tratto in arresto due uomini a Villabate, sull’accusa di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e detenzione e porto illegale in luogo pubblico di arma comune da sparo.
La vicenda, che assume i contorni di una vera e propria faida familiare, risale allo scorso gennaio e, avrebbe raggiunto il suo apice a causa della fine di una relazione amorosa tra un ragazzo di 20 anni di Villabate con un coetanea, figlia e sorella degli arrestati, poi rimasta incinta.
Sarebbe stata proprio la gravidanza della giovane ad innescare la reazione dei due arrestati, che avrebbero organizzato una spedizione punitiva a casa del 20enne, che dopo la fine della relazione non voleva riconoscere il figlio.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, il padre della ragazza ha iniziato a urlare facendo affacciare al balcone il padre del giovane e invitandolo a scendere in strada per un chiarimento.
L’uomo, però è rimasto in casa e così, il padre ed il fratello della ragazza rimasta incinta, avrebbero sparato almeno 6 colpi di arma da fuoco verso il balcone, 4 dei quali finiti all’interno dell’appartamento, senza però ferire nessuno.
I due uomini si trovano adesso detenuti presso la casa circondariale di Palermo Lorusso-Pagliarelli.