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BARI (ITALPRESS) – E’ stata inaugurata al Kursaal Santalucia a Bari la mostra “Pino Pascali Toti Scialoja. Confluenze”, curata da Federica Boragina e Eloisa Morra con Antonio Frugis, che nello stesso teatro sarà aperta al pubblico da domani. Promosso da Fondazione Pino Pascali e dal Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, insieme alla Casa editrice Electa, “Pino Pascali Toti Scialoja. Confluenze” è la prima mostra dedicata a Pino Pascali a Bari dal 1981, omaggio e celebrazione del grande artista pugliese, riconosciuto a livello internazionale e le cui opere sono presenti nelle più grandi collezioni al mondo.
L’esposizione segna il primo appuntamento di una sinergia integrata tra Fondazione Pascali, Regione Puglia ed Electa, nell’intento di promuovere un palinsesto di iniziative per la valorizzazione della figura di Pino Pascali, in relazione agli artisti che lo hanno ispirato o con cui ha collaborato. La mostra è realizzata con la partecipazione della Fondazione Toti Scialoja di Roma.
Le sale del Kursaal Santalucia di Bari, restituito alla città nel 2021 grazie a un progetto virtuoso di restauro voluto e coordinato da Regione Puglia, ospitano un itinerario visivo in grado di restituire per la prima volta il dialogo personale e artistico fra Toti Scialoja e Pino Pascali, protagonisti delle vicende artistiche italiane degli anni Cinquanta e Sessanta. Il percorso espositivo, articolato in cinque sezioni e 115 opere tra dipinti, sculture, documenti e video, mette in luce le sperimentazioni nate da ispirazioni condivise, rendendo tangibile una sorprendente serie di corrispondenze tra temi e immaginari.
“Pino Pascali – spiega il presidente della Fondazione Pino Pascali Stefano Zorzi – nel 1955 si reca a Roma, decidendo di fare l’artista. Chi incontra? Il suo professore Toti Scialoja, che ha avuto un ruolo a Roma centrale non solo come figura professorale dell’Accademia, ma come attività di pittore, che qui celebriamo degnamente con dei grandi lavori di un periodo particolare di Scialoja: del suo periodo americano, di quando fece proprio da ponte tra l’America e l’Italia perchè all’epoca non si andava naturalmente con questa facilità negli Stati Uniti. La cosa molto bella, direi unica, di questa mostra non è tanto l’approfondimento di un periodo artistico di Scialoja che emerge nella sua complessità e di altresì un periodo artistico particolare di Pino Pascali. Noi abbiamo voluto questa mostra per poter mettere in evidenza il rapporto che c’è tra il professore e l’allievo. Questo professore è naturalmente un punto di vista inarrivabile per Pascali, perchè parliamo di uno Scialoja ormai avanti nella sua ricerca pittorica, ma che di sicuro in quel momento è stato un faro per Pino Pascali, che ulteriormente l’ha indirizzato verso la sua breve ma prolifica attività di scultore”.
“Dopo la straordinaria retrospettiva alla Fondazione Prada su Pascali, dopo l’apertura della mostra sull’arte povera a Parigi alla Bourse de Commerce”, aggiunge il direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio di Regione Puglia Aldo Patruno, “anche Bari celebra l’artista che è nato a Bari e che poi a Polignano ha trovato la realizzazione del suo museo. Il progetto è chiamato Confluenze perchè convergono in confluenze artisti diversi che hanno avuto rapporti con Pascali, nel caso specifico Toti Scialoja che era il suo maestro all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove lui aveva studiato e prima Mochetti e Vettor Pisani, alternando artisti pugliesi e artisti non pugliesi che con Pascali e a Pascali hanno offerto un contributo. Peraltro questa è anche la confluenza molto rilevante tra la Fondazione Pascali, che è la nostra fondazione regionale per le Arti contemporanee, ed Electa, grande casa editrice con la quale questa mostra è stata sviluppata, insieme alla Fondazione Toti Scialoja. Insomma, collaborazioni che collocano la Puglia, attraverso la sua Fondazione per le arti contemporanee, al centro dell’attenzione nazionale e internazionale. Perchè dopo le grandi mostre a Milano e a Parigi, Pascali è desiderato nella prospettiva di portarlo a Osaka nel 2025 all’Expo, dove già il commissario ci ha chiesto di valutare la possibilità di avere Pascali ospite in un altro grandissimo momento internazionale”.
– foto xa2 Italpress –
(ITALPRESS).